L’azienda nasce ad Ortonovo, nella provincia di La Spezia in Liguria, nel primo dopoguerra, per mano di Renato Marcesini. Si tratta di un’azienda agricola a conduzione familiare dedicata sin dal principio alla coltivazione di più colture: orticoltura, frutticoltura e viticoltura, unica pratica a non essere mai stata abbandonata. Sono infatti gli anni ‘60-70 a portare in auge la produzione di vino. È l’anno 1998 a vedere il cambio generazionale: il nonno Renato passa le redini al nipote Andrea, che, dopo gli studi di agraria, continua il lavoro di viticoltura e orticoltura iniziati dal nonno e fonda l’azienda sotto il nome La Felce.
L’idea di viticoltura portata avanti da Andrea è quella legata a tecniche di agricoltura tradizionale, sia di coltivazione che nelle pratiche enologiche, cercando di far rivivere nei suoi vini le sensazioni e i sapori da lui assaggiati fin da bambino, nel metodo più naturale e rispettoso possibile, abbandonando quasi interamente la tecnologia per evitare di snaturare i suoi vini di tradizione. Negli anni aumenta la superficie vitata a 6 ettari di vite, insieme ad altri 2 tra olivi e orti dove produce anche zafferano. I terreni su cui si nutrono le viti, molte di età superiore ai 50 anni, sono principalmente sabbiosi.
Il rispetto e la cura sono valori che Andrea non dimostra solo verso il suo sistema produttivo, ma in un senso più olistico: infatti dal 2020 partirà con un progetto di agricoltura sociale dove in alcune strutture per malati psichiatrici verranno piantate delle vigne, nelle quali Andrea farà terapia di recupero e inserimento al lavoro. Oggi, coadiuvato in azienda dal figlio Francesco, ha abbandonato la chimica sia in vigna che in cantina, nel rispetto di sé, della natura e di chi beve il suo vino. Lo scopo: far tornare il vino ad essere un alimento per tutti ed essere custode di storia e territorio. Tra i vini ricordiamo i quotidiani “FelceBianco”, “FelceRosso”, e il “Non Sempre”, un vermentino prodotto solo nelle migliori annate.